Firenze- Finalmente la Fiorentina dà segni di vita. Intendo la società, in questi anni troppo spesso plastificata, irrigidita, mummificata nello sforzo di anteporre l’immagine manageriale a quella emozionale (come direbbe Sousa). Come se far battere il cuore dei tifosi fosse esercizio disdicevole. Come se non si potesse coniugare la passione con la ragione. Certo, le due cose possono essere in contrasto, ma non per forza. Una non esclude l’altra. Anzi, la giusta miscela di entusiasmo, coinvolgimento, consapevolezza, campanilismo, oculatezza e, soprattutto, rispetto è alla base di qualsiasi trionfo. Non c’è da vergognarsi di provare emozioni per i viola di ieri, di oggi e, speriamo, di domani.
Il giochino di scegliere la formazione tipo che ogni tifoso porta nel proprio animo è simpatico e intelligente. I ricordi collettivi, più o meno lontani, sono un formidabile collante. A Firenze più che altrove. Forse i Della Valle se ne sono accorti, seppure con grande ritardo. La scelta di fare uno sforzo di fantasia e di organizzazione per celebrare degnamente i 90 anni dalla fondazione della Fiorentina, merita l’applauso. E chi critica l’”assetto” imposto dalla formazione che i tifosi possono votare sul sito ufficiale della società Violachannel, non ne ha colto lo spirito. In sostanza viene chiesto di indicare il portiere, tre difensori, quattro centrocampisti e tre attaccanti, mettendo da parte i ruoli specifici (esterno, trequartista, centrale e così via) e le compatibilità tattiche. Per quanto mi riguarda, non ho scelto i più bravi in assoluto (anche perché alcuni non li ho mai visti giocare) ma quelli che hanno il posto di titolare nel mio cuore.