Daniele Pradè, direttore sportivo della Fiorentina, è intervenuto ai microfoni di Rai Radio Uno. Queste le sue dichiarazioni: “Tutti i calciatori che abbiamo li vogliamo tenere, chi non è contento viene dalla società e vediamo quel che si può fare. Nessuno finora è venuto a dire che vuole partire, siamo in una condizione di grande vantaggio. Noi vogliamo diventare una società d’arrivo e non di partenza”.
CHIESA. “Per la Fiorentina sarebbe un grande onore proseguire il percorso insieme, però bisogna essere in due. Federico sa di essere apprezzatissimo dalla società, poi dipenderà anche da lui”.
CALCIOMERCATO. “Abbiamo già dimostrato a gennaio che la squadra verrà rinforzata. Spendendo 70 milioni abbiamo fatto vedere la volontà di crescita della Fiorentina. Due calciatori come Kouamè e Amrabat sono stati presi per la stagione successiva. Partiamo avvantaggiati perché in parte il mercato per la prossima stagione l’abbiamo già fatto. Adesso la società è molto forte, strutturata e organizzata. Si parte già con un 50% in avanti. Poi servono i calciatori forti: questi si prendono col tempo e con i risultati, con la consapevolezza di essere una società di primo livello. La Fiorentina è percepita in grande crescita dal sistema calcio, questo ci fa un grande piacere”.
CASTROVILLI. “Tre punti di forza? Il primo è l’umiltà, è un ragazzo semplicissimo e per bene. Questo gli dà la forza di essere quello che è. Il secondo è che è un calciatore molto moderno, con la testa alta. Sarà un onore pensare alla maglia numero 10 per lui. Infine, sa giocare in mezzo alle linee, oggi ce ne sono pochi di giocatori con questa qualità. Sarà un punto fermo della prossima Fiorentina”.
IACHINI. “Siamo molto contenti del lavoro che sta facendo. Ribadisco che è lui il nostro allenatore, però dobbiamo vedere queste 12 partite insieme e poi metterci seduti e valutare il futuro. Beppe è molto intelligente e ha capito il nostro discorso. Saranno 12 partite importanti per tutti”.
UN ANNO DI COMMISSO. “Il presidente è un empatico, porta entusiasmo. Joe Barone uguale. Sono persone che vogliono dare qualcosa e non prendere, questa cosa la città di Firenze lo ha capito. Vogliono fare investimenti immobiliari, fare una squadra competitiva. Chiaramente per farlo servono ricavi. Hanno trovato un binomio perfetto con una città come Firenze che vive di entusiasmo”.
SULLO STADIO. “Quanto può essere rinviata la questione stadio? Io faccio calcio, mi occupo della parte sportiva. Sotto l’aspetto sportivo è importantissimo per noi avere un nostro impianto. Sono stati investiti 70 milioni del centro sportivo, la crescita passa dalle infrastrutture. Ci si sta lavorando, spero si arrivi una conclusione perché è una cosa importantissima non solo per la Fiorentina ma per tutto il calcio italiano. Siamo in svantaggio rispetto ad altri campionati. La mentalità che Commisso e Barone vogliono portare è quella della collettività. Se cresce la Fiorentina cresce il sistema, se cresce il sistema cresce anche la Fiorentina”.