Notiziario /Tg Giovedi 16 Aprile
Buona sera da Stefano Ballerini
COVID:
Tra i positivi al test per il coronavirus, quasi uno su due è asintomatico, precisamente il 43%: è questo il risultato di uno studio pubblicato dal New England Journal of Medicine. La ricerca è stata condotta in Islanda e Gran Bretagna con una serie di test di massa su una percentuale notevole della popolazione.
E SI ARRIVA DOVE GIA’ IL SOTTOSCRITTO AD INIZIO PROBLEMATICA ERA GIA’ ARRIVATO…da NOTIZIE CHE MI ARRIVAVANO DAI MIEI AMICI MEDICI SPECIALISTI IN GUERRE CHIMICHE DELL’AERONAUTICA: LA CNN INFORMEREBBE ED AVVALOREREBBE CHE IL VIRUS SI SAREBBE DIFFUSO DA WHUAN DOPO UN INCIDENTE NEL FAMOSO LABORATORIO A ( dove hanno interessi OMS, la Cina ovviamente gli States, la Germania Francia, Inghilterra ed anche il Bill Gates che proprio ad inizio problema aveva lasciato microsoft dedicandosi alle sue fondazioni per studiare un vaccino cme si è poi saputo…A SUFFRAGARE TALE IPOTESI CI SAREBBERO IN GIRO UN PAIO DI DOSSIER DEI SERVIZI SEGRETI STATUNITENSI
Gia nel 2018 c’ erano stati diversi ammonimenti circa carenze di sicurezza a Whuan..
DATI USA : in 24 ore il dato massimo: ben 2569 decessi per un totale di 28.300 con ormai 630.000 contagi
GIAPPONE: Dichiarato dal Premier Abe lo stato di emergenza con 490 contagi, 17 morti, 9500 infettati
Corea del Sud: ipotizza un ritorno di nuovi focolai ma attrezzandosi per prevenire una diffusione di massa.
1 milione di casi in Europa
CRONACA ESTERA:
Coronavirus, morto lo scrittore cileno Luis Sepulveda
Lʼautore de “Il vecchio che leggeva romanzi dʼamore” e “Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare” era stato ricoverato a fine febbraio
E’ morto a Oviedo, in Spagna, Luis Sepulveda. Lo scrittore cileno era stato il primo contagiato eccellente dal coronavirus. Aveva 70 anni. Autore di romanzi come “Il vecchio che leggeva romanzi d’amore”, “Il mondo alla fine del mondo” “Un nome da torero”, e della favola per ragazzi “Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare”, era stato ricoverato a fine febbraio e le sue condizioni sembravano essere migliorate.
ITALIA:
Centro migranti,
100 positivi al virus su 140 ospiti ospitati all’Hotel Monaco a Verona !!!!!
Su 140 migranti un centinaio è risultato positivo al coronavirus. È emergenza all’hotel Monaco, in Zai a Verona, diventato un centro di accoglienza richiedenti protezione internazionale e minori. La Prefettura ha disposto che davanti all’edificio ci sia una vigilanza delle forze dell’ordine: ieri mattina c’era il reparto mobile della polizia, che si alterna con i carabinieri.
La misura è stata necessaria perché anche ai richiedenti asilo sono stati fatti i tamponi e il risultato è stato allarmante.
DATI COVID parrebbe poter ipotizzare una “stabilizzazione” ma che non fa decrescere i dati; attenzione ai isolamenti domiciliari che rischiano di diventare i focolai..
Si sta studiando il modo conduci poter ipotizzare la possibilità di uscita ai primi di Maggio.
CASI 168.941
CASI POSITIVI 106.607 ( + 1189)
TERAPIA INTENSIVA 2936 ( il dato minimo)
RICOVERATI CON SINTOMI 26.963
ISOLAMENTO DOMICILIARE 76.778 ( il 725)
GUARITI/DIMESSI. 40164 ( + 2072 da ieri)
MORTI. Ieri 578…oggi 525 = 22170
TAMPONI fatti da ieri 61.000 = 1.178.403
L’AIFA ha autorizzato l’uso della Eparina per limitare i Trombi polmonari antivirali, antireumatici, e farmaci anti hiv
Dimesso stamani dall’Ospedale di Cremona il più giovane infettato Matteo di 18 anni.
Da ieri morti altri 7 medici per un totale di 127
9 i farmacisti morti
31 infermieri
8600 i contagiati
DATI LOMBARDIA
CASI 63.094
CASI POSITIVI 33.090
TERAPIA INTENSIVA 1032
RICOVERATI CON SINTOMI 11.356
ISOLAMENTO DOMICILIARE. 20.702
GUARITI/DIMESSI. 18.396
MORTI. 11.608 ( + 301)
TAMPONI 232.674
SITUAZIONE PERICOLOSA IN PIEMONTE CHE ADESSO é LA 3° REGIONE PER DATI: dietro l’Emilia Romagna
EMILIA ROMAGNA:
Casi 19.108
Ricoverati con sintomi 3360
Terapia Intensiva 316
Isolamento domiciliare 9987
Positivi 13.663
Dimessi 4980
Morti: 2843
Tamponi 112.105
PIEMONTE
Dati 19.108
Positivi 13.783
Terapia intensiva 346
Isolamento domiciliare 10.019
Ricoverati sintomi 3418
Decessi 2094
Guariti 3231
Tamponi 80.708
Scossa di terremoto nel Piacentino, Ingv: magnitudo 4.2
La scossa è stata avvertita in buona parte del Nord Italia, da Milano a Torino
Una scossa di terremoto di magnitudo 4.2 è stata avvertita dalla popolazione nel Piacentino. Al momento non si segnalano danni. La scossa è stata avvertita in buona parte del Nord Italia, da Milano a Torino. L’epicentro, riporta l’Ingv, è stato registrato a sei chilometri dal comune di Cerignale e l’ipocentro a 3 km di profondità.
TOSCANA:
CASI
CASI POSITIVI 6613
TERAPIA INTENSIVA 213
RICOVERATI CON SINTOMI 940
ISOLAMENTO DOMICILIARE. 5460
GUARITI/DIMESSI. 745
MORTI. 585 ( + 29 da ieri) 7 regione per decessi
TAMPONI 91651. 4 regione
ELBA: ULTIM’ORA
L’altra sera non ve l’avevamo potuto comunicare, lo facciamo oggi Un Neonato trasferito d’urgenza: ok la “rete” dei soccorsi
Insufficienza respiratoria per un bambino di 1 mese e mezzo: disposto ricovero al Meyer, ma Pegaso non poteva volare a causa del vento. Intervenuti i medici dello Sten (Sistema di trasporti neonatale toscano)
Sanità che funziona
La Donazione che ha passato i 100.000 euro ha permesso all’Ospedale di Portoferraio di acquistare Un Ecografo ad alta tecnolgia , donato dalla Fam. Montauti d’Harcourt ; -un Ventilatore polmonare donato dall’ Acqua dell’Elba .
Il Pegaso fermo sul tetto dell’Ospedale di Portoferraio a causa del vento
Portoferraio- Un trasferimento d’urgenza tra mille difficoltà ma che alla fine è riuscito, quello che ha riguardato un piccolo di un mese e mezzo con grave insufficienza respiratoria. Il piccolo, figlio di una famiglia originaria dell’Elba, era sull’isola con i genitori e i fratelli quando è stato colpito da una bronchiolite (un’infezione respiratoria tipica dell’età infantile) che ha causato l’insufficienza respiratoria. Il bambino è stato portato in ospedale ieri, e il personale dell’ospedale portoferraiese si è accorto immediatamente della gravità della situazione; quindi si è proceduto a stabilizzarlo per il trasporto in elisoccorso verso l’ospedale Meyer a Firenze. E qui sono iniziati i problemi. Il Pegaso infatti non poteva volare a causa del maltempo e, visto il mare mosso, non era ipotizzabile neanche il trasporto con la motovedetta della Capitaneria di Porto. Con la disponibilità della compagnia Moby quindi il bambino è stato trasportato a Piombino con la nave delle 19.40. Con lui (intubato e sedato), sull’ambulanza c’erano il pediatra, l’anestesista e un infermiere. Giunti dal’altra parte ad attenderli il personale dello Sten (Sistema di trasporti neonatale toscano) che in genere non interviene se il paziente ha oltre un mese di vita “ma che in questo caso – dicono dalla Asl – ci hanno dato grande collaborazione”. E proprio i medici dello Sten hanno deciso di non arrivare fino a Firenze ma di centralizzare il bambino a Pisa. Anche qui nella apposita struttura non accettano pazienti al di sopra de 28 giorni di età ma hanno fatto eccezione ed hanno accolto il piccolo arrivato dall’Elba. “Questa è la rete che ha dato dimostrazione di grande efficacia – dicono ancora dall’Azienda sanitaria – questo vuol dire lavorare insieme ed essere a disposizione dell’Elba”. Il personale elbano già nella serata di ieri è tornato sull’isola. Il bambino, è stato ricoverato a Pisa ed è ancora sedato ma le sue condizioni sono stabili.
Elba, nessun nuovo caso positivo nella giornata di oggi
Oggi si risulta una buona giornata. Nessun nuovo caso positivo nella giornata di oggi. Un altro aspetto positivo è la negatività dei tamponi relativi ai familiari e persone vicine al nono caso da Covid-19 all’Elba. Nella giornata di domani invece si sapranno i risutati dei tamponi eseguiti ai familiari del decimo caso, la signora di Portoferraio risultata positiva nella giornata di ieri.
Campo ed in tutti i Comuni elbani: : entrata in vigore l’ordinanza che obbliga all’uso delle mascherine
SPORT:
FORMULA 1:
Mosley shock: “Cancellare la stagione di Formula 1”
L’ex presidente della Fia: “Si potrebbe sfruttare la pausa per allestire una base finanziaria più solida”
16 aprile 2020
Cancellare la stagione 2020 di Formula 1 e ripartire direttamente dal 2021. È la proposta arrivata dall’ex presidente della FIA Max Mosley, che ha parlato all’agenzia di stampa DPA dell’emergenza Coronavirus e del difficile momento della F1. “L’attesa rischia di peggiorare le cose senza alcuna certezza di trarne poi un vantaggio – ha spiegato l’ex numero uno della Federazione Internazionale – non vi è alcuna garanzia che le corse possano ricominciare a luglio, anzi sembra sempre più improbabile”.
————————————————————————————————————————————
Con riferimento alla Giunta Nazionale programmata per martedì 28 aprile è stato deciso che la stessa riunione, posticipata dalle ore 10.00 alle ore 12.00, avrà natura informale e si svolgerà, in ottemperanza alle disposizioni governative, in collegamento attraverso la piattaforma di videoconferenza Microsoft Teams.
———————————————————————————————————————————
Per aggiornare le varie componenti che fanno parte del CONI, il Presidente Giovanni Malagò ha indetto una serie di riunioni informali, tutte col sistema di videoconferenza, che avranno il seguente calendario:
Mercoledì 29 aprile – ore 11 – Presidenti Federazioni Sportive Nazionali
Mercoledì 29 aprile – ore 17 – Presidenti Discipline Sportive Associate
Giovedì 30 aprile – ore 11 – Presidenti Enti di Promozione Sportiva
Giovedì 30 aprile – ore 16 – Associazioni Benemerite
Giovedì 30 aprile – ore 17 – Presidenti Comitati Regionali CONI
Altre riunioni, laddove necessarie, verranno organizzate nel mese di maggio, compatibilmente con le disposizioni governative.
Gravina spacca l’Italia: “Finiremo il campionato, ma difficilmente si giocherà al nord”
Il presidente della Figc: “Le partite sotto il Rubicone, è una possibilità”
L’input della Figc è quello di terminare il campionato a tutti i costi, in qualsiasi modo. Così il presidente Gabriele Gravina ha aperto alla possibilità di tornare a giocare evitando le zone più colpite dalla pandemia coronavirus: “Sarà molto difficile giocare a Bergamo, ma anche a Milano, Brescia o Cremona, Un campionato sotto il Rubicone, senza partite al nord, è una possibilità”. In pratica dell’Emilia in giù visto che il Rubicone è un piccolo fiume che scorre nella provincia di Forlì-Cesena.
E per il promo mese almeno previste le porte chiuse
Malagò: “Ripartenza? Nel calcio si naviga a vista, non si va da nessuna parte”
Il presidente del Coni: “Nel dibattito per la ripartenza c’è troppa conflittualità, tutti vengono danneggiati”
La ripartenza dello sport ai tempi della pandemia di Covid-19 è un tema caldo, ancora di più per quanto riguarda il calcio. La soluzione non è ancora stata trovata e non esiste una linea guida da seguire per tutti: “C’è troppa confusione e il dibattito è fortemente divisivo – ha commentato il presidente del Coni, Giovanni Malagò -. Così non si va da nessuna parte, si naviga a vista e con una conflittualità che danneggia tutte le parti”.
Il numero uno del Coni, intervistato dal Corriere dello Sport, non ha lesinato critiche per la gestione della situazione di emergenza del calcio italiano: “Senza voler fare polemica, per carità, io avrei chiuso dentro una stanza la Federcalcio, la Lega di A, l’Assocalciatori, gli allenatori, le televisioni e gli organismi internazionali, Fifa e Uefa, e non li avrei fatti uscire finché non avessero prodotto un documento condiviso. La stessa cosa per B e Lega Pro. Tu cosa sei disposto a lasciare sul tavolo se la stagione non si conclude? E tu, televisione, il 5, il 10, il 15 per cento? Tu, federazione, sei pronta a partecipare a un fondo di solidarietà? E voi, calciatori, a quanta parte dello stipendio rinunciate? Fifa e Uefa, che fate, attingete alle vostre riserve? come contribuite?”.
Tutto questo senza contare le televisioni che ogni anno spendono cifre altissime per i diritti tv, fondamentali per la sopravvivenza dei club in Serie A e non solo: “Non hanno nemmeno un pezzo di carta della Lega sulla base del quale sviluppare il tema dell’immediato? Spostiamo avanti di un anno la Melandri? Spalmiamo sulle prossime stagioni?” ha continuato Malagò, prima di concludere con fermezza.
“Si procede a vista con una conflittualità che danneggia qualsiasi progettualità. Gravina lo sento tutti i giorni, comprendo le difficoltà del momento e capisco che voglia portare a termine la stagione. Parla di luglio, agosto, settembre, ottobre, addirittura della prossima Serie A articolata in due gironi con i playoff e i playout. Quello che manca è un piano preciso, chiaro, praticabile e convincente. Si parla solo di tagli degli stipendi dei calciatori, ovvero si è partiti dalla fine o quasi, di accordi in alto mare, e adesso di un protocollo medico che dovrà passare al vaglio dell’ISS”.
Quando sarà il momento, la ripresa avverrà in due fasi: “Spero che il governo autorizzi quanto prima il ritorno agli allenamenti – ha dichiarato Malagò -, mi auguravo si potesse partire già dopo Pasqua, ma hanno deciso per il 4 maggio. Ovviamente i parametri medici dovranno essere rispettati al massimo. Poi bisognerà pensare alle partite, ma non ci dovrà essere tutta questa confusione. Ci sono in ballo troppi interessi divergenti”.
DA FIORENTINA:
Fiorentina, Commisso: “Chiesa con l’offerta giusta può partire. Castrovilli resta”
Il presidente viola: “A Federico ho promesso che, davanti ad una cifra importante, ci saremmo messi d’accordo. Nedved? Con lui non parlo”
I fari di tutte le big del campionato italiano (e non solo) sono puntati da tempo su Federico Chiesa e Gaetano Castrovilli, gioielli della Fiorentina, e del loro futuro ha parlato il presidente viola, Rocco Commisso, che per la prima volta ha aperto alla cessione dell’attaccante: “Voglio giocatori che siano felici di rimanere. Castrovilli ha un contratto lungo e sicuramente resterà. Per quanto riguarda Chiesa, gli ho promesso che se arrivasse l’offerta giusta e lui volesse andar via, possiamo accontentarlo”.
Gioielli in maglia viola, dove andranno?
“Negli ultimi mesi non ne abbiamo parlato, ma la situazione a Firenze è cambiata anche ai suoi occhi – ha aggiunto Commisso a Top Calcio 24 – L’obiettivo è fare una squadra più forte per il prossimo anno, facendo un campionato migliore”.
Dopo il mercato il calcio giocato e il ricordo dello sfogo successivo a Juventus-Fiorentina: “Ero molto arrabbiato dopo quella partita. Io sono sempre stato quello che protegge la squadra. Ero così anche quando giocavo. Il mio unico pensiero è stato quello di difendere i miei giocatori. Sono stato contento del mio sfogo ma poi si va avanti. Poi mi hanno anche multato. Forse i toni potevano essere differenti ma il principio non cambia. Dopo tante ingiustizie subite ho sentito il dovere di parlare. Io non chiedo favori ma solo di essere trattato come le altre squadre. Nedved? Io con lui non parlo. Barone ha parlato con Agnelli. Io in Italia non parlo quasi non nessuno perché non vengo spesso“.
Il patron viola ha commentato anche la possibile ripresa della Serie A: “Ripartire il 4 maggio? È importante che il calcio riparta ma è anche importante tenere in considerazione la salute: non bisogna rovinare l’anno prossimo. Noi siamo nel mezzo di questa posizione, occorre procedere passo dopo passo. Quel che conta è non rovinare il futuro”.
Poi la questione della riduzione degli stipendi: “Ne stiamo parlando, ma ancora non abbiamo raggiunto un accordo. I giocatori sanno che devono fare la loro parte. Quanto andrebbero ridotti? Dipende da quanto percepiscono. Sarebbe giusto che chi guadagna di più rinunciasse a di più. Spero che ci metteremo d’accordo in modo sereno”.
Vi lascio con un nuovo film fotografico stavolta dedicato a Joe Barone realizzato dalla nostra Redazione con la fattiva opera di Silvano Galassi che ringraziamo