Dalla casa di Montecarlo dove sta passando la quarantena, Jannik Sinner è intervenuto in diretta a Sky Sport 24. Il classe 2001 azzurro ha affrontato varie tematiche, dagli idoli sportivi fino al futuro. Ecco le sue parole: “Idolo? Da piccolo Federer. Ma onestamente da quando mi sono allenato con Rafa (Nadal)agli Australian Open, mi ispira molto lui. È molto umile innanzitutto, ma anche Federer, però si sente molto la sua presenza in campo. Quando giochi con lui senti che di là c’è una macchina che non sbaglia mai. Le mie vittorie più belle? Per ora sono due: la prima è quella sul Centrale di Roma contro Johnson e poi quella con De Minaur a Milano alle Next Gen Finals. In generale mi piace giocare in Italia con il pubblico, è molto bello ed emozionante. Io credo di lavorare sempre bene e anche con qualità. Ma il mio problema più grande è la fretta di arrivare. Mi serve un allenatore giusto, come Riccardo Piatti, che ha tanta esperienza e ha portato in alto giocatori come Djokovic. Se dovessi scegliere una finale da giocare, direilo US Open, perché tra tutti gli Slam che ho giocato, tranne il Roland Garros, come campo è quello che mi piace di più. La palla rimbalza un pochino più alta e mi potrebbe aiutare molto. Lo scorso anno a Wimbledon ho giocato la mia prima partita su erba e devo capire come giocarci. In Australia purtroppo quest’anno le condizioni era complicate, quando ho giocato io c’era tanto vento, ma credo che anche l’Australian Open mi potrebbe piacere”.