Il punto sulla squadra di Bigica allo stop del Campionato.
Di Paolo Caselli
Il forzato stop del Campionato imposto dall’emergenza Corona Virus ci permette di fare il punto sulla Fiorentina Primavera.
Molto bene in Coppa Italia dove la squadra di Emiliano Bigica ha raggiunto la quinta finale in tre anni eliminando la Juventus nella doppia sfida della semifinale.
Dopo il pari interno al “Franchi”, i viola, nel ritorno di Vinovo hanno costretto i bianconeri ad inseguire il risultato, vano il 2-2 raccolto nell’ultima occasione della gara, che sommato all’1-1 di Firenze ha premiato la Fiorentina.
In aprile nella storica Arena di Milano, intitolata al giornalista Gianni Brera, la finale contro l’Hellas Verona, formazione di Primavera 2.
In campionato , dopo il successo di misura contro il Torino al “Bozzi”, la Fiorentina ha accorciato la classifica, le sfide in trasferta contro Chievo e Pescara diranno se i viola potranno agganciare la zona playoff oppure navigare ancora nelle acque pericolose del playout.
Analizzando nello specifico la rosa della Fiorentina ed il percorso svolto fin qui dai viola appare chiaro come alla squadra manchi un realizzatore, certo le coppie gol Gori-Sottil e Vlahovic-Montiel son merce difficile da trovare.
Il centrocampo è passato dalla fisicità e dal filtro di Lakti alla regia e ai piedi buoni di Fiorini, coadiuvato talora da Beloko e Bianco, talora da Hanulijak con l’inserimento di Lovisa, ragazzo con fisicità, facoltà di inserimenti ed ampi margini di miglioramento.
Difesa che ha trovato in Dalle Mura un centrale di sicuro avvenire, e sulle corsie esterne abbondanza con Edoardo Pierozzi, Ponsi e Simonti ragazzi di sicuro affidamento, al netto di amnesie che troppe volte hanno pregiudicato il risultato dei viola.
In sostanza, pero’, sicuramente, molte delle fortune dei gigliati passeranno dalle invenzioni di Koffi, estro e fantasia al servizio di Spalluto e Kukovec, punte che dovranno migliorare, e di molto, il loro score in fatto di gol per far sbocciare questa Primavera.