Queste le parole di Stevan Jovetic che ha rilasciato un’intervista all’edizione odierna de La Gazzetta Dello Sport, dove si è raccontato analizzando molti temi. Questo un estratto:
Qualcosa che non rifarebbe?
“Il periodo di Firenze è unico, città splendida e gente appassionata. Andai al Manchester City nel 2013, per ambizione: mi voleva la Juventus, ma non avrei mai potuto tradire i miei tifosi”.
Chiesa per certi aspetti è lo stesso Jovetic di oggi?
“Situazioni simili, ma ognuno decide con la propria testa. Un consiglio da dargli? Non deve ascoltare tutte queste voci, conta solo il campo. Al momento giusto farà le opportune valutazioni”.
Un pronostico per domani.
“Match aperto, spero nel successo della Fiorentina”.
Con Prandelli e Mihajlovic…
“Bel rapporto con Cesare, gestì perfettamente un ragazzino che voleva spaccare il mondo: gli voglio bene. Altrettanto a Sinisa, un super guerriero al quale sono legato in maniera speciale”.
Montella rischia la panchina: sensazioni?
“Ottimo allenatore, vorrei che restasse. Quanto mi fece divertire con il suo gioco, veloce e sempre palla a terra. E c’era qualità, le ricordo l’attacco: Jovetic al centro da “falso nuove”, Cuadrado a destra Ljajic a sinistra. E sa una cosa? Conservo un file con le mie migliori giocate, con quei ricciolini al vento, delle stagioni con la Viola: le guardo ancora. Non per nostalgia, mi aiutano a caricarmi”.