Smaltita l’adrenalina per il debutto in World League della Nazionale italiana a Firenze e il successo esterno della settimana scorsa in campionato a Trieste, le Rari girls tornano tra le mura amiche alla ricerca della prima vittoria casalinga della stagione contro il Rapallo.
Un match classifica alla mano alla portata delle ragazze di Cotti, chiamate al sorpasso sulle dirette avversarie appaiate a sorpresa a quota nove in classifica, nonostante le ambizioni di scudetto macchiate da tanti stop, l’ultimo addirittura in casa nello scontro diretto contro il Verona.
Insidie che stimolano e non preoccupano Aleksandra Cotti, apparsa determinata e sicura in questo inizio di stagione alla guida della Florentia, con la quale ha messo in seria difficoltà SIS Roma, Ekipe Orizzonte e Kally Milano, sfiorando addirittura il colpaccio in un paio di occasioni.
Niente voli pindarici ma tanta umiltà per l’ex azzurra che non si lascia plagiare dagli elogi d’inizio stagione e si cala nei panni della leader: “Bisogna restare con i piedi per terra perché stiamo finendo ora la fase di rodaggio. Siamo un gruppo giovane con margine di crescita ma dobbiamo fare attenzione a non trasformare l’entusiasmo in presunzione. Finora abbiamo fatto bene, ma con un pizzico di concentrazione in più avremmo fatto ancora meglio. Alle ragazze chiedo di seguirmi senza paura, così come ho fatto io con loro sin dal primo momento. Al pubblico invece dico grazie per l’entusiasmo e l’amore che ci mette in ogni partita”.
Fischio d’inizio ore 18.00 dirige il duo Boccia -Paoletti con Sorgente delegato, il match verrà trasmesso sul canale YouTube della Rari Nantes Florentia e in diretta con la telecronaca di Paolo Caselli e le interviste di Lucia Petraroli, sul 194 del DT nuovo canale del network Tele Firenze Viola Super Sport Live, media partners della società gigliata.
Sul fronte maschile l’allerta rossa del meteo in Liguria blocca la trasferta dei ragazzi di Tofani in casa del Savona, a data da destinarsi insieme all’altro match di serie A1, Quinto vs Lazio (Foto Giuliano Piccini)