Presentato il Giro d’Italia 2020 e come si preventivava non ci sono tappe che toccano la Toscana. La partenza, come già anticipato durante il Giro 2019 sarà dall’Ungheria, con tre tappe per poi sbarcare in Sicilia senza in mezzo nessuna giornata di riposo.
Sostanzialmente, dopo un paio di tappe iniziali con qualche difficoltà altimetrica, la parte centrale è soprattutto all’insegna delle possibilità per i velocisti. Decisive appaiono quasi esclusivamente quattro delle ultime sette tappe, con arrivi in quota o altimetrie comunque importanti. La manifestazione si concluderà sotto il Duomo di Milano con una cronometro di 16 km che potrebbe non essere decisiva ai fini della classifica finale.
Hanno già confermato la loro partecipazione il velocista fondista Peter Sagan e il vincitore dello scorso anno Carapaz. Un giro sostanzialmente non troppo duro, e a questo proposito gli organizzatori hanno spiegato che il motivo va ricercato nel fatto che l’evento precede di poche settimane le Olimpiadi di Tokyo in Giappone. Una motivazione che, se è vero come è vero che la corsa la fanno alla fine sempre i corridori, un pizzico di delusione al momento la suscita.