Lo aveva annunciato il suo allenatore Riccardo Calcini nell’intervista fatta per “Oltre il calcio” e andata in onda martedì sul Canale 196, il test “in famiglia” (ma mica poi tanto visto il carattere internazionale dei partecipanti…) per l’ultima verifica prima della partenza per i Mondiali di Doha per Claudio Stecchi. E il test è andato bene Stecchi decolla nel salto con l’asta alla misura di 5,70, centrata al primo tentativo, a due centimetri dal prmato personale all’aperto e a una manciata da quello assoluto che è indoor. Sulla pedana delle Fiamme Gialle a Castelporziano (Roma) che ospita gli allenamenti del fiorentino, la sfida con l’olimpionico Thiago Braz va in archivio con una misura incoraggiante e con tre errori alla successiva quota di 5,80 che rappresenta il primato personale indoor. Sei salti in tutto per Stecchi, sotto gli occhi dello svedese Mondo Duplantis, spettatore d’eccezione: 5,50 alla seconda prova, 5,70 subito e poi i tre tentativi senza fortuna dieci centimetri più su. La vittoria è del brasiliano Braz che infila senza esitazioni 5,50 e 5,70, terzo il belga Ben Broeders con 5,60. Stecchi, seguito dal coach Riccardo Calcini con il supporto tecnico di Giuseppe Gibilisco ed Enzo Brichese, può puntare con ottimismo al turno di qualificazione della rassegna iridata in calendario sabato 28 settembre, per provare a guadagnarsi la finale di martedì 1° ottobre.
“È andata bene per diversi motivi – le parole di Stecchi – Non saltavo dal 27 agosto a Rovereto, e quindi non sapevamo dove fossimo rimasti a livello tecnico, nonostante la condizione fosse aumentata. L’altro motivo è che la gamba sinistra non ha sofferto, sta benissimo, quindi il piccolo infortunio è stato recuperato del tutto. Poi 5,70 è sempre un’ottima misura, l’unica pecca è che a 5,80 è girato il vento e quindi né io né Thiago siamo riusciti a saltare. Va bene così, abbiamo visto quello che cercavamo: sensazioni di gara in un contesto di allenamento”.